Ieri sera stavo facendo un po’ di ordine all’interno della mia rete locale, spostando un po’ di cavi, pc, switch e quant’altro ed è stato necessario scollegare momentaneamente la mia Alix 2D13 dall’alimentazione. Purtroppo, al riavvio, il routerino di PC-Engines non era più raggiungibile e diversi reset non hanno cambiato la situazione. Ho quindi collegato l’Alix alla porta seriale di un mio computer tramite un cavo null-modem e ho notato che il bootloader si bloccava subito dopo l’avvio, poiché non rilevava nessun dispositivo di boot. Essendo molto tardi, non mi sono curato più di tanto dell’accaduto e non ho ispezionato a fondo il problema. Sulla mia Alix era installata l’ultima versione di pfSense, una distribuzione *BSD derivata da m0n0wall particolarmente indicata per dispositivi embedded usati come “network appliance” (router, firewall, ids, ecc.). L’interfaccia web di questo sistema è molto curata e permette una configurazione particolarmente dettagliata di ogni aspetto del sistema e questo implica una certa difficoltà per l’utente inesperto, soprattutto se abituato alla versione precedente molto più semplice e con minori funzionalità. Non avendo molto tempo a disposizione, né molta voglia di “riparare” il sistema compromesso, ho deciso di installare tutto da zero, sostituendo però il sistema operativo e scegliendo l’italianissima distribuzione Zeroshell, un sistema Linux costruito da zero da Fulvio Ricciardi. Questo sistema è molto simile a pfSense per funzionalità, anche se rinuncia alla modularità offerta dalla controparte basata su FreeBSD; in compenso però è molto ben documentata e sul sito sono disponibili molti tutorial e guide, in italiano e in altre lingue, utili ad imparare a conoscere il sistema e utilizzarlo secondo le proprie necessità. Tra le funzioni di Zeroshell che più mi interessano c’è sicuramente quella di Captive Portal per reti locali (wired e wireless) e di server OpenVPN; si tratta di funzioni disponibili anche su pfSense, ma meno documentate e, a parer mio, meno flessibili dal punto di vista della configurazione. Al momento, l’unico aspetto in cui Zeroshell sembra essere inferiore alla rivale *BSD è il supporto ai modem 3G, limitato a pochi modelli per la distribuzione italiana.
Nei prossimi giorni dovrei riuscire a fare qualche test significativo su questa distribuzione e, qualora pervenissi a qualcosa di interessante, preparerò uno o più articoli dedicati.